Se in Sicilia sono 67 i prodotti DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG, nel 2020, nonostante l'emergenza pandemica, il settore nel suo complesso ha generato un impatto economico pari a 554 milioni di euro nel 2020 (+0,2% sul 2019) grazie al lavoro di 19.094 operatori. Sono questi alcuni dati emersi dal XIX Rapporto Ismea-Qualivita sulla Dop economy,
La prima provincia per impatto economico è Trapani (257 milioni di euro), seguita da Agrigento (105 milioni di euro), Palermo (62 milioni di euro), Catania (41 milioni di euro) e Siracusa (40 milioni di euro).
Il comparto Vino conta 31 filiere che hanno generato un valore alla produzione di 478 milioni di euro nel 2020, per un -1,7% rispetto al 2019. La regione è all'8° posto in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 13.133 operatori. Le denominazioni con il maggiore ritorno economico in regione sono il Terre Siciliane IGT e il Sicilia DOC, seguite da Marsala DOC, Etna DOC e Pantelleria DOC.
Le denominazioni che partecipano maggiormente al valore economico nella Regione sono il Pomodoro di Pachino IGP e l'Arancia Rossa di Sicilia IGP, seguite dal Limone di Siracusa IGP, dagli oli EVO Sicilia DOP e Val di Mazara DOP, dall'Arancia di Ribera DOP e dal Cioccolato di Modica IGP.della tradizione, senza conservanti aggiunti. Una sola variante, la cui scadenza è di 60 giorni.
Per Stefano Patuanelli, ministro dell’Agricoltura, i prodotti DOP IGP si confermano "anche nel 2020 una componente fondamentale nell`affermazione del made in Italy sui mercati globali e un motore di promozione e tutela delle eccellenze italiane".